Il valore delle emozioni nei giovani e negli adulti

A conclusione di ogni percorso di studi, che sia di carattere teorico o pratico, umanistico o scientifico, bisognerebbe istituire un esame finale in "discipline affettive e della comunicazione". Un esame che concluda un percorso di studi in cui apprendere i principi fondamentali della vita relazionale, quali: emozioni, empatia, collaborazione, senso di comunità e di appartenenza, inclusione, elementi di civiltà nei luoghi sociali e di lavoro. Detto esame dovrebbe avere un peso notevole e dovrebbe essere previsto a conclusione di ogni ciclo di istruzione, con modalità differenti e graduali, a partire dalla scuola primaria fino all'università. Infine, dovrebbe essere una "conditio sine qua non" anche ai fini dell'inserimento nel mondo del lavoro.

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Le motivazioni della richiesta di mobilità

La domanda di mobilità si innesta in un contesto di vita di ogni singolo docente particolarmente delicato e complesso. Dai tanti commenti rilasciati sul web dai docenti interessati alla domanda di mobilità, emergono le seguenti dinamiche.

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La scuola ormai perduta.

L'altro giorno ho riacceso, per la prima volta, un telefonino, di quelli senza internet, di sedici anni fa. Il suo acquisto coincise con le mie prime supplenze.Allora, i collaboratori scolastici si chiamavano bidelli; la scuola secondaria si chiamava media e superiore; gli assistenti amministrativi e tecnici si chiamavano applicati di segreteria; solo gli insegnanti si chiamavano insegnanti.Quel telefonino ritrovato - e ancora oggi perfettamente funzionante - mi ha ricordato quando i suoi limiti facevano sì che il confronto professionale con i colleghi, le decisioni collegiali ecc. si prendessero sul momento, guardandosi negli occhi, sorridendo, arrabbiandosi, prendendo insieme un caffè.WhatsApp, allora, erano le telefonate: i timbri e i toni di voce, il botta e risposta, la voglia di risentirsi quanto prima. L'sms era l'eccezione.

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Festival di Sanremo 2025: riflettiamo su alcuni testi di canzoni

Il ruolo del docente è anche quello di intercettare gli animi, le tendenze, i conflitti, le emozioni degli alunni e della società, che aleggiano dentro e fuori dalle mura scolastiche. Pertanto, perché non cogliere l'opportunità di esaminare i testi delle canzoni più significative di questo festival appena trascorso per fare educazione civica/affettiva a scuola? Gli alunni vi seguiranno molto attentamente e, soprattutto, vorranno partecipare attivamente ai dibattitti che condurrete. D'altra parte, ci siamo emozionati noi, perché non emozionare loro?

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Domanda di Mobilità personale Docente, Educativo, ATA 2025/26. Urge fare alcune riflessioni.

In questo momento, la maggior parte del personale scolastico interessato alla mobilità territoriale avrà presumibilmente già esaminato i punti principali del nuovo contratto relativo alla mobilità. Dopo una prima analisi, è probabile che molti abbiano accolto favorevolmente alcune delle novità. A tal proposito, ci riferiamo in particolare ai docenti e al personale educativo e amministrativo originari delle regioni meridionali, i quali, da decenni, si trovano costretti a operare nelle regioni settentrionali, spesso con stipendi insufficienti a compensare i disagi legati alla lontananza dai propri luoghi di origine. Questa nuova fase può rappresentare per loro l'inizio di una speranza: il sogno di un ritorno alle proprie radici, di un riavvicinamento ai propri affetti, e di una riconnessione con una realtà familiare interrotta molti anni fa, quando partenze forzate li portarono a sostituire la vicinanza dei propri cari con il peso di una valigia.

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L'importanza di un ambiente scolastico confortevole

Quando si legge un titolo del genere, è naturale richiamare alla mente il modello delle scuole dei Paesi d’oltralpe. Ci riferiamo a istituti nei quali l’accoglienza, il benessere psicofisico, la socializzazione, la cura della persona e dell’ambiente circostante rappresentano i principi cardine di ogni percorso educativo.

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Approfondimenti: Perché gli stipendi dei docenti italiani non sono adeguati?

La questione relativa alle retribuzioni dei docenti italiani rappresenta un tema di grande rilevanza sociale, che coinvolge sia l'opinione pubblica sia l'intera categoria professionale. Negli ultimi anni, tale argomento è divenuto oggetto di vivaci discussioni, spesso polarizzate, anche attraverso piattaforme digitali e social network. Per esaminare in modo approfondito l'adeguatezza delle retribuzioni percepite dai docenti – e, più in generale, da tutto il personale scolastico – è necessario porre l'accento sulle numerose competenze richieste a queste figure professionali, sui rischi legati al fenomeno del burnout, nonché su altre dimensioni di complessità che verranno analizzate di seguito.

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A conclusione di ogni percorso di studi, che sia di carattere teorico o pratico, umanistico o scientifico, bisognerebbe istituire un esame finale in "discipline affettive e della comunicazione". Un esame che concluda un percorso di studi in cui apprendere i principi fondamentali della vita relazionale, quali: emozioni, empatia, collaborazione, senso di comunità e di appartenenza, inclusione, elementi di civiltà nei luoghi sociali e di lavoro. Detto esame dovrebbe avere un peso notevole e dovrebbe essere previsto a conclusione di ogni ciclo di istruzione, con modalità differenti e graduali, a partire dalla scuola primaria fino all'università. Infine, dovrebbe essere una "conditio sine qua non" anche ai fini dell'inserimento nel mondo del lavoro.

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Festival di Sanremo 2025: riflettiamo su alcuni testi di canzoni

Il ruolo del docente è anche quello di intercettare gli animi, le tendenze, i conflitti, le emozioni degli alunni e della società, che aleggiano dentro e fuori dalle mura scolastiche. Pertanto, perché non cogliere l'opportunità di esaminare i testi delle canzoni più significative di questo festival appena trascorso per fare educazione civica/affettiva a scuola? Gli alunni vi seguiranno molto attentamente e, soprattutto, vorranno partecipare attivamente ai dibattitti che condurrete. D'altra parte, ci siamo emozionati noi, perché non emozionare loro?

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Domanda di Mobilità personale Docente, Educativo, ATA 2025/26. Urge fare alcune riflessioni.

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L'altro giorno ho riacceso, per la prima volta, un telefonino, di quelli senza internet, di sedici anni fa. Il suo acquisto coincise con le mie prime supplenze.Allora, i collaboratori scolastici si chiamavano bidelli; la scuola secondaria si chiamava media e superiore; gli assistenti amministrativi e tecnici si chiamavano applicati di segreteria; solo gli insegnanti si chiamavano insegnanti.Quel telefonino ritrovato - e ancora oggi perfettamente funzionante - mi ha ricordato quando i suoi limiti facevano sì che il confronto professionale con i colleghi, le decisioni collegiali ecc. si prendessero sul momento, guardandosi negli occhi, sorridendo, arrabbiandosi, prendendo insieme un caffè.WhatsApp, allora, erano le telefonate: i timbri e i toni di voce, il botta e risposta, la voglia di risentirsi quanto prima. L'sms era l'eccezione.

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Il ruolo del docente è anche quello di intercettare gli animi, le tendenze, i conflitti, le emozioni degli alunni e della società, che aleggiano dentro e fuori dalle mura scolastiche. Pertanto, perché non cogliere l'opportunità di esaminare i testi delle canzoni più significative di questo festival appena trascorso per fare educazione civica/affettiva a scuola? Gli alunni vi seguiranno molto attentamente e, soprattutto, vorranno partecipare attivamente ai dibattitti che condurrete. D'altra parte, ci siamo emozionati noi, perché non emozionare loro?

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In questo momento, la maggior parte del personale scolastico interessato alla mobilità territoriale avrà presumibilmente già esaminato i punti principali del nuovo contratto relativo alla mobilità. Dopo una prima analisi, è probabile che molti abbiano accolto favorevolmente alcune delle novità. A tal proposito, ci riferiamo in particolare ai docenti e al personale educativo e amministrativo originari delle regioni meridionali, i quali, da decenni, si trovano costretti a operare nelle regioni settentrionali, spesso con stipendi insufficienti a compensare i disagi legati alla lontananza dai propri luoghi di origine. Questa nuova fase può rappresentare per loro l'inizio di una speranza: il sogno di un ritorno alle proprie radici, di un riavvicinamento ai propri affetti, e di una riconnessione con una realtà familiare interrotta molti anni fa, quando partenze forzate li portarono a sostituire la vicinanza dei propri cari con il peso di una valigia.

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Quando si legge un titolo del genere, è naturale richiamare alla mente il modello delle scuole dei Paesi d’oltralpe. Ci riferiamo a istituti nei quali l’accoglienza, il benessere psicofisico, la socializzazione, la cura della persona e dell’ambiente circostante rappresentano i principi cardine di ogni percorso educativo.

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A conclusione di ogni percorso di studi, che sia di carattere teorico o pratico, umanistico o scientifico, bisognerebbe istituire un esame finale in "discipline affettive e della comunicazione". Un esame che concluda un percorso di studi in cui apprendere i principi fondamentali della vita relazionale, quali: emozioni, empatia, collaborazione, senso di comunità e di appartenenza, inclusione, elementi di civiltà nei luoghi sociali e di lavoro. Detto esame dovrebbe avere un peso notevole e dovrebbe essere previsto a conclusione di ogni ciclo di istruzione, con modalità differenti e graduali, a partire dalla scuola primaria fino all'università. Infine, dovrebbe essere una "conditio sine qua non" anche ai fini dell'inserimento nel mondo del lavoro.

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L'altro giorno ho riacceso, per la prima volta, un telefonino, di quelli senza internet, di sedici anni fa. Il suo acquisto coincise con le mie prime supplenze.Allora, i collaboratori scolastici si chiamavano bidelli; la scuola secondaria si chiamava media e superiore; gli assistenti amministrativi e tecnici si chiamavano applicati di segreteria; solo gli insegnanti si chiamavano insegnanti.Quel telefonino ritrovato - e ancora oggi perfettamente funzionante - mi ha ricordato quando i suoi limiti facevano sì che il confronto professionale con i colleghi, le decisioni collegiali ecc. si prendessero sul momento, guardandosi negli occhi, sorridendo, arrabbiandosi, prendendo insieme un caffè.WhatsApp, allora, erano le telefonate: i timbri e i toni di voce, il botta e risposta, la voglia di risentirsi quanto prima. L'sms era l'eccezione.

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Festival di Sanremo 2025: riflettiamo su alcuni testi di canzoni

Il ruolo del docente è anche quello di intercettare gli animi, le tendenze, i conflitti, le emozioni degli alunni e della società, che aleggiano dentro e fuori dalle mura scolastiche. Pertanto, perché non cogliere l'opportunità di esaminare i testi delle canzoni più significative di questo festival appena trascorso per fare educazione civica/affettiva a scuola? Gli alunni vi seguiranno molto attentamente e, soprattutto, vorranno partecipare attivamente ai dibattitti che condurrete. D'altra parte, ci siamo emozionati noi, perché non emozionare loro?

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Domanda di Mobilità personale Docente, Educativo, ATA 2025/26. Urge fare alcune riflessioni.

In questo momento, la maggior parte del personale scolastico interessato alla mobilità territoriale avrà presumibilmente già esaminato i punti principali del nuovo contratto relativo alla mobilità. Dopo una prima analisi, è probabile che molti abbiano accolto favorevolmente alcune delle novità. A tal proposito, ci riferiamo in particolare ai docenti e al personale educativo e amministrativo originari delle regioni meridionali, i quali, da decenni, si trovano costretti a operare nelle regioni settentrionali, spesso con stipendi insufficienti a compensare i disagi legati alla lontananza dai propri luoghi di origine. Questa nuova fase può rappresentare per loro l'inizio di una speranza: il sogno di un ritorno alle proprie radici, di un riavvicinamento ai propri affetti, e di una riconnessione con una realtà familiare interrotta molti anni fa, quando partenze forzate li portarono a sostituire la vicinanza dei propri cari con il peso di una valigia.

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L'importanza di un ambiente scolastico confortevole

Quando si legge un titolo del genere, è naturale richiamare alla mente il modello delle scuole dei Paesi d’oltralpe. Ci riferiamo a istituti nei quali l’accoglienza, il benessere psicofisico, la socializzazione, la cura della persona e dell’ambiente circostante rappresentano i principi cardine di ogni percorso educativo.

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La questione relativa alle retribuzioni dei docenti italiani rappresenta un tema di grande rilevanza sociale, che coinvolge sia l'opinione pubblica sia l'intera categoria professionale. Negli ultimi anni, tale argomento è divenuto oggetto di vivaci discussioni, spesso polarizzate, anche attraverso piattaforme digitali e social network. Per esaminare in modo approfondito l'adeguatezza delle retribuzioni percepite dai docenti – e, più in generale, da tutto il personale scolastico – è necessario porre l'accento sulle numerose competenze richieste a queste figure professionali, sui rischi legati al fenomeno del burnout, nonché su altre dimensioni di complessità che verranno analizzate di seguito.

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Mobilità: incontro Organizzazioni Sindacali -delegazione di parte pubblica firmatarie del contratto collettivo nazionale di lavoro del Comparto “Istruzione e Ricerca" per la sottoscrizione dell’Ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale Integrativo concernente la mobilità del personale docente, educativo ed ATA per gli anni scolastici relativi al triennio 2025/2028.

Incontro tenuto oggi, 29/01/2025, alle ore 11.00.

Seguiranno ulteriori informazioni.

(Fonte: flcgil.it)

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